Presentazione del blog

Benvenuti nel blog di stampo scientifico "Dermatologia botanica", interamente dedicato all'uso nella dermatologia delle piante, e in particolar modo di quelle presenti nell'Orto Botanico di Pavia.


Dopo aver visitato la sezione dell'Orto botanico di Pavia dedicata alle piante officinali e aver raccolto dati (fotografie, depliant dell'Orto), ho fatto un'approfondita ricerca sull'uso di queste piante in campo dermatologico, consultando alcuni libri e il web, scoprendo che esistono moltissime cure fitoterapiche.
Questo blog si pone appunto l'obiettivo di illustrare in modo scientifico in che modo le piante vengono utilizzate, analizzandone le potenzialità curative, senza trascurare però gli effetti dannosi di alcune di esse.


11 settembre 2007

Strophanthus e Dioscorea

Negli anni '40 due scienziati scoprirono il potente effetto curativo del cortisone, ma quest'ultimo si rivelò presto difficile da produrre e soprattutto molto costoso, così si pensò di cercarlo nelle piante.

Lo STROPHANTHUS SARMENTOSUS, una pianta che si trovava nella zona equatoriale africana, fu subito considerato il miglior candidato per questo scopo e infatti, dopo alcune ricerche, si scoprì che conteneva corticosteroidi.

Nel 1936 alcuni ricercatori giapponesi scoprirono invece la DIOSGENINA, una sostanza che si rivelò un utile precursore nella preparazione di corticosteroidi, in una pianta asiatica, la DIOSCOREA TOKORA.
Il suo effetto non fu però subito apprezzato e si dovette attendere fino agli anni '50, quando la stessa sostanza fu trovata nella zona meridionale del Messico in quantità molto maggiori in varie specie della DIOSCOREA MEXICANA.

In due mesi fu possibile ricavare da queste piante una quantità tale di steroidi da poter soddisfare l'intera richiesta mondiale, dando così avvio alla produzione commerciale dei corticosteroidi.
Il governo messicano approfittò subito di quest'occasione e nazionalizzò l'industria degli corticosteroidi, istituendo inoltre il monopolio dei materiali e del processo necessario.

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